Posts

Image
ARCHITETTURA E MODERNITA'  DAL BAUHAUS DI GROPIUS ALLA RIVOLUZIONE INFORMATICA DI ITO LIBRO TERZO. LA RICOSTRUZIONE DEL SIGNIFICATO:1945-1956 Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'architettura si trovò di fronte al bisogno urgente di rinnovamento e rifondazione morale. La devastazione del conflitto aveva evidenziato le ambiguità della modernità e del progresso tecnologico, rivelatisi tanto mezzi di innovazione quanto di distruzione. Gli architetti dell'epoca iniziarono così una profonda riflessione sui valori etici e sociali, cercando di creare spazi che riflettessero un senso di memoria, coesione e rinascita. Alcune opere emblematiche di questo periodo, come le Fosse Ardeatine, si caricarono di significati simbolici, trasformando il dolore della guerra in composizioni architettoniche piene di valore storico e commemorativo. Parallelamente, figure come Le Corbusier, con progetti come il Modulor e l'Unité d'Habitation, esplorarono il ruolo dell’architettura nella vita u
Image
 LAYER Proposta 1 Proposta 2
Image
TESSITURE 1. Trama Ortogonale (orizzontale e verticale) dovuta alla presenza di numerose corti interne negli edifici circostanti. Utilizzo delle corti interne immediatamente prossime al lotto come modulo di riferimento. 2. Trama Diagonale  dovuta all'inclinazione del tessuto stradale causata dall'andamento del fiume. 3. Trama riferita al Percorso Solare TRAMA FINALE
Image
DEGLI IMPRINTING - Lab. di Sintesi Prof. Antonino Saggio Il Ponte di Triana a Siviglia Il mio luogo dell’imprinting si trova proprio lì, sotto il Ponte di Triana a Siviglia, un angolo ai piedi del fiume Guadalquivir che, per un anno, ha rappresentato tutto il mio mondo. Siviglia, per me, è nata in quel punto: un luogo che sembrava immutabile nel suo divenire. Era il mio angolo preferito, dove il tempo rallentava; lì, anche nei momenti in cui sembrava che niente andasse per il verso giusto, sentivo di esistere davvero. Come se, in quel tratto, l’aria avesse il potere di farsi carica delle mie preoccupazioni, dissolvendole nelle sfumature cangianti del cielo. Siviglia si rifletteva nelle acque del Guadalquivir e le facciate delle case si illuminavano di colori diversi, come pennellate veloci su una tela naturale, mentre la luce si distendeva sulle superfici morbide delle onde. Al calare dell'oscurità, il ponte si accendeva di una luce calda, svelando una scenografia diversa e famili
Image
Vita e Opere di Giangiacomo D'Ardia Giangiacomo D'Ardia è un architetto italiano riconosciuto per il suo approccio multidisciplinare e per il suo impegno nella valorizzazione del contesto storico e culturale attraverso l'architettura contemporanea. L'architetto ha dato un contributo significativo a progetti, soprattutto in Italia, focalizzati sulla rigenerazione urbana e sulla riqualificazione di spazi esistenti, mantenendo un dialogo tra tradizione e innovazione. Vita e Formazione  D'Ardia ha ricevuto la sua formazione in Italia, con un'attenzione particolare alla storia dell'architettura e alla conservazione del patrimonio culturale. Le sue prime esperienze professionali lo hanno portato a lavorare su progetti che cercavano di bilanciare le esigenze della modernità con il rispetto per i luoghi e la loro memoria storica.  Opere Principali  Tra i progetti di D'Ardia, si distinguono interventi su edifici storici e spazi urbani in disuso, trasformati in n
Image
  TRE IPOTESI DI PROGETTO :  https://drive.google.com/file/d/1i22wyRnG4egJt3moM7ofQx-zWdAbYPUv/view?usp=drive_link
Image
LO SGUARDO DELL'ARTE SUL MONDO LE TRE OPERE A. GRANDE CRETTO NERO - ALBERTO BURRI, 1978 Il Grande Cretto Nero di Alberto Burri è un'opera di grande impatto visivo e significato profondo, che si distingue per la sua struttura formale e il linguaggio espressivo. Composto principalmente in bitume, l’opera presenta una superficie nera intensa che evoca sensazioni di pesantezza e fragilità. Le crepe e le fratture che attraversano la sua superficie non sono solo elementi decorativi, ma comunicano una narrativa di distruzione e rinascita, riflettendo il passaggio del tempo e le cicatrici lasciate da eventi traumatici.  La vastità del Cretto invita a un'interazione fisica e visiva, trasformando l'ambiente circostante e costringendo lo spettatore a confrontarsi con l'opera da diverse angolazioni. Il colore nero, simbolo di morte e assenza, acquista una dimensione di intensità e profondità, stimolando una riflessione personale su temi di memoria e perdita. La superficie irre