"E più ci si espandeva, più Brown areas, aree abbandonate, edifici vuoti e dilapidati si lasciavano alle proprie spalle"

                                                                    Nuova generazione di infrastrutture, Antonino Saggio

La citazione sottolinea meticolosamente il problema delle città moderne, le quali si espandono in modo crescente e deleterio scavallando le aree già esistenti e creando "Brown areas" ed edifici abbandonati.
Ciò è prova di una progettazione inadeguata delle città che non presenta la lungimiranza di incorporare il patrimonio già esistente con il nuovo sviluppo.
Tale tematica si inserisce all'interno del concetto di "semi-lattice", termine coniato dall'architetto Christopher Alexander, per definire un modello di città in cui gli elementi presentano tra loro relazioni incrociate e tutti interagiscono senza sottoporsi al rigido limite funzionale. Spesso, infatti, quando si pensa alle "Brown areas", si immaginano terreni periferici, ai confini della città, tuttavia, molto spesso, si pongono anche all'interno del nucleo urbano, sparpagliate anche nelle aree centrali, e forniscono, dunque, degli ottimi spazi di aggancio, per lo sviluppo di maggior connessioni nella città, senza la necessità di un'ulteriore consumo di suolo.
Nello scritto "A New Theory of Urban Design", l'architetto Christopher Alexander critica esplicitamente lo schema della "Città ad albero", adottato dal CIAM e dai suoi progettisti, come Le Corbusier e Lucio Costa. In particolare, Alexander afferma che, sebbene il modello piramidale e gerarchico sia più facilmente comprensibile e ordinato, sostiene che la complessità della vita urbana non possa assolutamente essere limitata da un approccio "a griglia", poiché, in effetti, l'uso dello zoning tende a ignorare i veri bisogni delle comunità. In altre parole, persevera uno scollamento tra la pianificazione e la realtà vissuta.
Alexander, dunque, propone il modello del "semi-lattice" che, invece, si presenta come una soluzione più adatta, con una rete fitta di interconnessioni e sovrapposizioni che riflette il modo in cui la popolazione realmente si muove e interagisce all'interno della città. La città, vista come un "semi-lattice", diventa un organismo vivente, capace di adattarsi e rigenerarsi, inglobando al suo interno, tramite una riqualifica e l'uso di infrastrutture, anche le aree degradate lasciate dalla pianificazione tradizionale, creando una maggior vitalità e coesione sociale.
 

High Line, New York City, Usa 
(esempio di una brown area riqualificata)
Diagrammi di Christopher Alexander del semi-lattice (a sinistra) e dell'albero (a destra)





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